Donne e Ecumenismo

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LE DONNE E L’ECUMENISMO:   Il Gruppo di impegno ecumenico di Pisa, nei prossimi mesi, approfondirà le figure di

   Nina Kaucisvili,  Caterina Conio, e Maria Vingiani.

 Dopo la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, il Gruppo di impegno ecumenico di Pisa riprende i suoi incontri. Per allargare la partecipazione in questa seconda parte dell’anno pastorale, si è scelto di approfondire un argomento non strettamente teologico o biblico, quanto piuttosto esperienziale: l’impegno delle donne nell’ecumenismo e nel dialogo interreligioso.

Perché questa scelta? Durante la verifica delle attività proposte nel corso della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani l’elemento più positivo è risultato essere per tutti l’avere avuto la possibilità di ascoltare testimonianze dirette dall’India. L’emozione suscitata dalle parole della studentessa di Mumbai Cherylann, di suor Lancy delle Figlie di Nazareth e di suor Celina delle suore dell’Addolorata, è stata davvero grande. E ha lasciato in tutti il desiderio di approfondire la conoscenza del cristianesimo in India e del dialogo con l’Induismo. Un altro stimolo al lavoro del Gruppo proveniva dalla richiesta degli organizzatori del Festival delle culture, in programma a Pisa nel mese di maggio. Per quell’evento è stata chiesta la collaborazione alla preparazione di cartelloni e materiale di approfondimento per una mostra sulle «donne ecumeniche». Così, per rispondere alle due esigenze, gli incontri dei prossimi mesi saranno dedicati allo studio e alla presentazione di figure di donne impegnate nell’ecumenismo come, tra le altre, Caterina Conio, una studiosa, sotto la cui guida suor Lancy ha studiato, che per molti anni e da pioniera si è occupata di dialogo tra cristianesimo e induismo. Nel 1964 Caterina Conio aveva preso la seconda laurea all’Università Cattolica di Milano dove, la sua era stata la prima tesi discussa su un testo sacro non occidentale. Visse per qualche anno in India nell’ashram di Shantivanam dove conobbe il monaco benedettino Henri le Saux, promotore del dialogo con l’induismo. Dal 1974 al 1996, anno della sua morte, ha insegnato all’Università di Pisa.

Un’altra donna a cui sarà dedicata una serata di approfondimento è Nina Kaucisvili che visse gli anni dell’adolescenza in una Berlino nazista; lei, figlia di esuli georgiani, organizzava presso la parrocchia gruppi di «resistenza spirituale» per trovare la forza nella Parola di Dio di non piegarsi al modo di pensare circostante. Passò poi a Milano e dedicò la vita allo scoutismo. Docente di russo all’Università di Bergamo, iniziò a interessarsi al dialogo con l’Ortodossia, in particolare col monachesimo femminile ortodosso. Materiale sarà raccolto anche su Maria Vingiani, fondatrice del SAE (Segretariato per le Attività ecumeniche) ma gli incontri che sarà possibile organizzare non esauriranno certo l’argomento: così il Gruppo è ben lieto di ricevere suggerimenti e indicazioni su altre testimoni in modo da raccogliere documentazione utile per il futuro.     (Silvia Nannipieri)

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